Discusión:Dálmatas italianos

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"Originario"[editar]

Dice: "Actualmente por Dálmatos se entiende genéricamente a los Dálmatos Eslavos (Croatas principalmente), pero todavía quedan pequeñas comunidades de los originarios habitantes de Dalmacia: los Dálmatos Italianos."

Primero, creo que la forma castellana es "dálmata" y no "Dálmato". Pero más importante, el término delicado de "originario", da a entender que lso dálmatas croatas son recien llegados y que los dálmatas italianos estuvieron siempre ahí. Considerando que no hablamos de "razas", "eslavo" e "italiano" deben referirse a hablantes de las respectivas lenguas, por lo que en rigor, lo más probable es que la poblaciión se haya mantenido relatiivamente homogénea, sólo cambiando de lengua. Además, esto ignora el asunto de los dálmatas hablantes de dalmático, que no calzan en ninguna de las dos categorías. Sería muy forzado tratar de incluir a los dalmatico hablantes entre los "italianos". A mi me huele un poco a irredentismo. --Danilo Vilicic (discusión) 05:09 2 ene 2009 (UTC)[responder]

No es irredentismo, es la triste realidad. Dalmacia era completamente latinizada cuando se acabó el imperio romano. Los Avaros y eslavos destrozaron todo esto y sobrevivieron los neolatinos solo en las islas y algunas ciudades de la costa. Esos neolatinos hablaban el dalmato original, que fue desapareciendo en el Medioevo siendo substituido por el veneciano. Pero con los conflictos del ochocientos nacionalista los eslavos "borraron" tambien esos pocos neolatinos de las islas y ciudades que habían sobrevivido la masacre de los tiempos de las invasiones barbaricas: con la segunda guerra mundial se completo esta desaparición. Ahora los eslavos consideran dalmacia algo de ellos, olvidando la historia de los neolatinos. Que tristeza! B.D.

Calcio en Dalmacia[editar]

A continuacion un escrito en italiano sobre el inicio del "calcio" en Dalmacia, importado por los dalmatas italianos:

"Ottenute le regole ufficiali, la Ginnastica di Zara , in collaborazione con l’amministrazione comunale di Zara organizzò, per la fine dell’anno 1911, il I Campionato Regionale Dalmata. A partecipare a questo storico torneo furono solamente la “Società Ginnastica e Scherma” di Zara e la “Forza e Coraggio” di Ragusa. A vincere furono gli ospiti per 3- 1. I Dioclezianei così, oltre alla Coppa in palio, ricevettero anche l’onore di organizzare la seconda edizione del torneo. Ma poco dopo le autorità austroungariche sciolsero, per sospetto irredentismo, la “Forza e Coraggio,” che però venne ricostituita con il nome di “Unione Sportiva di Ragusa”.

Nonostante i molti problemi, nell’aprile 1912 si riuscì, comunque, a disputare la seconda edizione della competizione alla quale parteciparono ben due squadre di Zara: la Società dei Bersaglieri di Borgo Erizzo e la Ginnastica. La divisa dei Bersaglieri era composta da una maglia nera con calzoncini bianchi. La divisa della Ginnastica era composta dalla tradizionale maglia bianca e da calzoncini neri. Al torneo prese parte pure la Società Ginnastica e Scherma di Spalato. Alle fine del torneo non si ebbe un vincitore e gli organizzatori decisero che la coppa restava a Zara, ma il vincitore sarebbe stato deciso da una partita di spareggio tra i Bersaglieri e la Ginnastica zaratina. A spuntarla alla fine fu la società di Borgo Erizzo.

Nel 1913 si disputò la terza edizione e di nuovo la Società di Ginnastica di Zara perse la finale. Alla vigilia del primo conflitto mondiale, nel 1914, venne disputato un torneo al quale presero parte delle compagini di Spalato, Zara e della Società sportiva Edera di Trieste. Ma, di quest’ultimo torneo, non si hanno notizie di risultati, giocatori e vincitori.

Nel 1918, con la fine della guerra, il calcio di nuovo riprese vigore e la partite divennero sempre più frequenti. La Ginnastica fu di nuovo la squadra da battere, ma con il passare del tempo, si pensò in città di fondare un nuovo ed importante sodalizio. Così nel 1919 nacque il club “Pro Jadera” e fu riorganizzato l’ormai tradizionale Campionato regionale dalmata. Organizzato dall’ultimo vincitore, la Società di Ginnastica e Scherma di Spalato, vi presero parte pure una squadra di Sebenico e due di Zara: la nuova Pro Jadera e la gloriosa Ginnastica. Quest’ultima alla fine prevalse e fece tornare la coppa a Zara. Nel 1920 la Pro Jadera cambiò nome in Unione Sportiva Jadera che insieme alla Ginnastica si affiliò alla Federazione italiana gioco calcio."

Enlaces rotos[editar]

Elvisor (discusión) 17:41 27 nov 2015 (UTC)[responder]