Archivo:Malatesta V Baglioni.jpg

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Resumen

Ritratto di Malatesta Baglioni   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Artista
Ambito Fiorentino
Pintor no identificado  
 
Descripción 17th-century portrait painting of men, with unspecified, unmentioned, unidentified artist. AnónimoUnknown author / Desconocido. Fecha desconocida
Unknown date
.
Título
Ritratto di Malatesta Baglioni
Descripción
English: Retrato de Malatesta IV Baglioni (1491-1531), Italian condottiero.
NOTIZIE STORICO CRITICHE

"L'idea di costituire la collezione di ritratti di uomini illustri, la cosidetta "gioviana", risale a Cosimo I che a tale scopo nel 1552 inviò a Como il pittore Cristofano dell'Altissimo per copiare la collezione di ritratti raccolta dal vescovo Paolo Giovio. Il Giovio, infatti, fin dal 1521, durante un suo soggiorno fiorentino ospite presso il cardinale Giulio de' Medici, aveva dato inizio alla costituzione della più importante raccolta del genere sia per qualità che per varietà di soggetti (giunse infatti a comprendere ben quattrocento ritratti). Lo stesso Giovio nel 1549, in una lettera pubblicata dal Frey, suggeriva a Cosimo di "mandar un pittorello a casa mia... acciò ne ricavi quelli più famosi, et che più gli gradiranno, per ornare una sala a Castello". Cristofano dell'Altissimo raggiunse Como nel 1552 e da quella data le copie furono inviate a Firenze costantemente. Nel 1568, nell'edizione Giuntina della seconda edizione delle Vite, Vasari elencava circa 220 dipinti (l'elenco è stato riprodotto in Cecchi/Allegri) già presenti in Palazzo Vecchio in uno dei locali annessi alla Guardaroba, la cosidetta sala del Mappamondo, che Cosimo aveva fatto allestire nel 1563. Con l'avvento al potere di Francesco,il progetto di Cosimo sembra interrompersi, ed infatti dai documenti si registrano solo notizie dell'esecuzione delle copie dalla collezione fiorentina. Il programma riprendeva invece con Ferdinando I, che provvedeva anche a far trasferire la collezione dei ritratti nella sua attuale collocazione, lungo i corridoi degli Uffizi, tra il 1587 e il 1591; nel 1597, infine, Filippo Pigafetta riordinava la raccolta disponendola in base alla dignità e le professioni dei ritrattati. La raccolta, che è stata assai imitata fu proseguita fino al 1840, contando ben quattrocentonovantadue pezzi. A Cristofano dell'Altissimo spetta il nucleo iniziale di duecentottantaquattro dipinti tutti su tavola. Il dipinto in questione, su tela, non fa parte del nucleo realizzato da Cristofano, ma per ragioni stilistiche, ed in particolare per la pastosità del colore, sembra riconducibile ad un artista dell'ambito del Passignano, attivo nei primi decenni del Seicento. Al medesimo pittore sembrano risalire un buon numero di copie su tela della collezione databili ai primi del Seicento (cfr. inv. 1890, nn. 34, 38, 74, 109, 114, 202, 203, 208, 220, 230, 272, 3020, 3029). Questo dipinto entrò in Galleria il 9 novembre 1725. Malatesta Baglioni (1491-1531), capitano di ventura combattè per Venezia e Firenze. A capo dell'esercito fiorentino nel 1529, durante l'assedio di Firenze tradì la città per passare alle truppe imperiali" [1]

Fecha entre 1600 y 1624
date QS:P571,+1650-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1600-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1624-00-00T00:00:00Z/9
Técnica óleo sobre tela
medium QS:P186,Q296955;P186,Q12321255,P518,Q861259
institution QS:P195,Q51252
Referencias https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0900292543
Fuente/fotógrafo http://cultura.ilsentierodiarmenzano.it/baglioni-a-cannara/

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