Archivo:Agnes Preszler 2013 (cropped).jpg

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Agnes_Preszler_2013_(cropped).jpg(193 × 257 píxeles; tamaño de archivo: 47 kB; tipo MIME: image/jpeg)

Resumen

Descripción
English: via Francigena Sud, 113, painter: Agnes Preszler
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Fuente Trabajo propio
Autor Photo: Enzo Cinelli / Painting: Agnes Preszler
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Strangolagalli (FR) ottobre 2012 (tel: +393313723500 cinellips@gmail.com – www.cinellips.eu)

   “Un percorso di fede quello della via Francigena del Sud, che al punto 113 diventa anche un punto artistico di rilievo. Grazie al vulcanico Enzo Cinelli, con la preziosa collaborazione dell’artista Agnes Preszler, è stato realizzato un affresco che rappresenta questo percorso di devozione e sacrificio non solo fisica di tanti pellegrini. Oltre una cinquantina che in questo 2012 han no percorso a piedi (ma anche a cavallo, o con al seguito degli asini) il tracciato che da Roma arriva ai porti d’imbarco pugliesi per Gerusalemme. Poco più 800 km suddivisi in 30 tappe ben descritte nella guida cartacea e nel formato digitale, scritta a 4 mani da Monica D'Atti e Franco Cinti, pellegrini/scrittori bolognesi che fanno parte della “Confraternita di Santiago de Compostela” e pubblicata da “Terre di Mezzo”. “L’idea di realizzare un’opera grafica mi è nata spontaneamente questa estate, mentre dei pellegrini transitavano davanti casa. – ha sottolineato il mecenate strangolagallese – Un modo davvero singolare per ricordare nel tempo, in maniera speciale delle persone a me care, sia sotto l’aspetto familiare, professionale e spirituale (ore 12 in senso orario: Beato Giovanni Paolo II, Ivano (collega PS), Giorgia (1à nipote), Manuel (pellegrino 2011), Antonella (moglie), Mons. Giovan Battista Proja, Michele Reali, Marcello De Vellis, Valeria (2à npote), Enzo (io), Monica (autrice guida), Patrizia (amica), zia Maria Bianchi, Emanuela (memoria collega 103°), Fiorella (mamma), Chiara (3à nipote), S.Michele Arcangelo e Loreto (compianto papà); lasciando un segno tangibile del passaggio di tanti pellegrini italiani, ma ci sono stati anche francesi, svizzeri, spagnoli ed austriaci. Certo, è stato un progetto che ha visto la luce, grazie alla maestria e sensibilità unica dell’artista verolana per amore della Preszler (ungherese di nascita) che mi ha pazientemente supportato con i suoi proficui consigli e con grande passione e professionalità ha realizzato un’opera davvero imponente: 270 x 210 cm, ben visibile dalla strada comunale che per un breve tratto divide Strangolagalli con Monte San Giovanni Campano. Con l’aiuto di quaddisti del club mondoquad.it tengo pulito, segnalando compiutamente il suggestivo guado sui torrenti Amaseno e Rio Argento. – conclude con gaiezza il custode del tratto sulla vFS – Si lavora d’intesa con l’amministrazione comunale di Ceprano per realizzarvi un luogo di “Ospitalità Povera” nella tappa che porta i pellegrini nella Va tappa da Veroli a Ceprano (28 km).” L’ospitalità povera tanto diffusa lungo il “cammino di Santiago” e la via Francigena che da Monginevro arriva a Roma, ma poco conosciuta lungo la via Francigena del Sud e deve essere un volano per la crescita di questo nuovo tipo di cammino lento. 
   “Quando l’amico Enzo mi ha chiesto di realizzare l’opera, mi è piaciuta l'idea di rendere omaggio alla via Francigena del Sud ed ai tanti pellegrini che la percorrono, rimarcando e decorando così questo punto di ristoro gratuito. – interviene durante una pausa, l’artista - Si tratta della propria abitazione dove con generosità e sincera cordialità accoglie i pellegrini offrendo loro un gratificante ristoro prima che essi continuino sulla loro strada. L'idea è tutta sua, il quadro riporta numerosi personaggi e alcuni luoghi di culto di grande importanza. Nulla è stato lasciato al caso: insieme abbiamo valutato la composizione per garantire un'immediata leggibilità del messaggio principale e i colori per un sicuro impatto. I vari simboli e significati vanno poi riscoperti con una più attenta osservazione. Per esempio, leggendo in orizzontale, vengono rappresentati nello spazio i luoghi sacri: Monte S. Angelo, Roma e Gerusalemme, con la presenza della Scala Santa (la terza si trova a Veroli) collegati tra loro con un sentiero. La linea centrale verticale simboleggia il tempo della famiglia del committente, dove il compianto padre Loreto con il figlio con le tre splendide nipotine (che rappresentano la discendenza) sono uniti con l'insegna dell’icthus (pesce rosso) che diventa il punto focale di tutto il quadro. Da parte mia ho cercato di assicurare il valore artistico più elevato possibile, pur rispettando le richieste del simpatico nonno e abbiamo trovato la giusta soluzione. – conclude con un motivato pizzico di soddisfazione l’artista - Spero che i molti pellegrini ammirando questo dipinto che simboleggia la generosità non solo di Enzo, ma anche della splendida ed unica terra ciociara, troppe volte bistrattata, portino a casa loro queste emozioni. Mi piacerebbe realizzare altri affreschi del genere, seguendo il desiderio del percorso d’arte e Fede."

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